Zanetti: “La Juve non è un nostro modello, ultima gara uno scherzo rispetto al ’98”

Javier Zanetti (getty images)

Javier Zanetti, vicepresidente dell’Inter, parla con entusiasmo del nuovo corso della società nerazzurra di cui ricopre la carica di vicepresidente onorario. L’ex terzino argentino, bandiera del club milanese sin da metà degli anni ’90 e fiero avversario dela Juventus durante tutto questo tempo, ha svelato all’edizione odierna de ‘Il Giornale’ delle ambizioni dell’Inter targata Suning: “Non siamo ai livelli del Manchester United come fatturato, ma stiamo crescendo. L’obiettivo del club è aumentare i propri ricavi per tornare ad essere competitivi”.

Non imitiamo la Juve

Per Zanetti ci sono due classifiche di cui tener conto: “Una è quella del campionato, in cui dobbiamo puntare alla zona Champions League, e poi c’è quella delle dieci migliori squadre europee. E la Juventus non è certamente un punto di riferimento per noi, perché c’è troppa diversità con l’Inter, entrambe hanno due storie del tutto differenti. Idee e dna sono agli opposti. I bianconeri comunque vincono e fanno bene da anni, grazie anche al loro stadio di proprietà”.

Come all’oratorio

Inevitabile parlare di ciò che è stato: “L’ultima partita di qualche anno fa è stata una caramella rispetto al match del ’98, quello di Iuliano-Ronaldo. Tra noi e loro le gare sono sempre piene di tensione, ed Icardi ne ha fatto le spese. Lui ha riconosciuto subito l’errore chiedendo scusa agli arbitri in mia presenza. E’ un ragazzo a posto, la gente si è fatta una idea sbagliata di lui. Su Bonucci-Allegri dico che è solo qualcosa che capita a volte, ci può stare. L’importante è che sia stato tutto chiarito”.

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