La vittoria è arrivata e Chievo-Juventus è finita come ampiamente preventivato, con il successo della compagine bianconera contro una squadra che tra l’altro nelle ultime 8 uscite ufficiali in campionato aveva collezionato la miseria di soli 2 punti. Ma ancora una volta gli uomini di Massimiliano Allegri hanno faticato più del dovuto, riuscendo a sbloccare la partita solamente con i padroni di casa ridotti in 9 uomini per le espulsioni di Bastien e Cacciatore. E tra l’altro il contropiede innescato da un lancio di Birsa per Radovanovic nonostante la doppia superiorità numerica non deve essere affatto piaciuto al tecnico bianconero, che in panchina non è mai stato visto con un atteggiamento calmo. Mettiamoci pure che Sorrentino non ha compiuto grandi parate se non l’unica decisiva su Mandzukic. Tante sono state le arrabbiature di Allegri, il quale è comunque consapevole che la Juventus è dotata di una solidità e di una organizzazione tale da farle vincere qualsiasi partita in qualunque condizione.
Juventus, sei troppo brutta per essere vera eppure si riesce sempre a vincere
È vero pure che il gioco espresso non è stato affatto piacevole da vedere, ed in tal senso c’entra poco la condizione fisica influenzata dalla settimana di sosta. Lo ha detto lo stesso Allegri nel dopo-partita del ‘Bentegodi’, affermando che in pratica c’era stato un atteggiamento di scarsa decisione nell’andare all’aggredire il Chievo e di trovare l’uno contro uno, situazione di gioco nella quale la Juventus era superiore. E questo rappresenta un aspetto che non va. Era stato così anche contro il Genoa, e fortuna che si parla della Juve, alla quale riesce sempre tutto bene a causa di quel dna vincente che alle altre compagini manca. Eppure qualcosa bisogna fare per velocizzare i ritmi di gioco, il giro palla. E qui sembra davvero che c’entrino l’impegno e la motivazione: in una tale condizione la Juventus si ritrova momentaneamente prima; ebbene, dove sarebbe se ci avesse messo la stessa voglia del Napoli?
