Mazzata FIGC, bloccano il mercato: le norme sono inquietanti

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Mazzata FIGC: mercato bloccato. Il mondo del calcio continua a presentare situazioni che testimoniano le difficoltà dell’attuale momento.

Quante volte ci hanno raccontato di come ormai il calcio sia un’industria a tutti gli effetti. Un’industria in grado di creare profitti multimilionari così come debiti impossibili da giustificare.

Gravina. Mazzata FIGC: mercato bloccato
Gabriele Gravina e il caso Genoa (Foto ANSA juvelive.it)

E in questo mondo variegato e multiforme vi sono, come sempre accade anche nell’economia “tradizionale”, società virtuose ed altre meno. Presidenti, e dirigenti, audaci e spericolati, ed altri che si attengono alle regole. Regolarmente spuntano irregolarità. Giustizia sportiva e penale si scambiano, quasi ogni dì, faldoni carichi di cifre e documenti da passare sotto la lente d’ingrandimento.

L’inchiesta Prisma sulle plusvalenze fittizie, partita dalla Procura di Torino e che ha riguardato la Juventus, ha riportato in primo piano operazioni di mercato spregiudicate messe in atto da anni praticamente da tutte le società di Serie A, anche se, al momento, l’unica ad essere stata pesantemente sanzionata è stata proprio la società bianconera. Ora un altro storico club del calcio italiano deve fare i conti con i suoi conti…in rosso.

E’ il momento in cui spetterà al Genoa rientrare dei suoi debiti maturati con l‘Agenzia delle Entrate. Un’assoluta necessità per non incorrere in ulteriori sanzioni.

Mazzata FIGC: mercato bloccato, a meno che…

Il Genoa ha inoltrato richiesta di via libera al Tribunale di Genova per la ristrutturazione dei debiti con l’Agenzia delle Entrate. E’ calcioefinanza.it ad informarci di tale iniziativa del club rossoblù. La cifra del debito è pari a 106 milioni di euro.

Mazzata FIGC: tocca al Genoa
Il Genoa sistema i suoi conti (Fonte ANSA juvelive.it)

Il Genoa ha di fatto garantito al fisco: “il soddisfacimento dei crediti relativi a tributi, sanzioni e interessi nella misura del 35% del loro complessivo ammontare“. Partendo dunque da un debito pari a 106 milioni di euro, la cifra che la società ligure garantisce è pari a poco più di 37 milioni di euro. Somma che va a toccare debiti pregressi legati alla precedente proprietà del club. Nell’accordo il Genoa darà in pegno il marchio Genoa. Questo rende l’idea dell’importanza dell’accordo tra il Genoa ed il Fisco.

Toccherà quindi al Tribunale valutare l’accordo. Qualora vi fosse il via libera ecco che il piano di rientro concordato con l’Agenzia delle Entrate potrebbe avere inizio e, parallelamente, dovrebbero scattare le limitazioni sul mercato previste dalle norme interne della FIGC. A quel punto, infatti, la società rossoblù, per le due sessioni di mercato successive all’avvenuto via libera, potrebbe compiere acquisti soltanto dopo aver ceduto giocatori ed assicurandosi sempre, però, di avere un saldo attivo tra entrate e uscite.