News, Marchisio: “Faremo tesoro dell’esperienza negativa in Sudafrica”

0
230
Claudio Marchisio (getty images)
Claudio Marchisio (getty images)

NEWS MONDIALE ITALIA MARCHISIO / TORINO – Il centrocampista della Juventus e uno dei punti di forza della Nazionale, Claudio Marchisio, è intervenuto in conferenza stampa per rispondere alle domande dei giornalisti presenti. Ecco le sue parole riportate su Tuttosport.com:

Che aria si respira rispetto al Sud Africa? Si respira un’aria molto buona. Abbiamo lavorato molto, Prandelli ci ha dato l’opportunità di portare le nostre famiglie e siamo quindi ulteriormente sereni. Chi è stato in Sud Africa sfrutterà l’esperienza negativa.

Avete festeggiato Balotelli per l’annuncio delle nozze?
“Avete visto: un applauso, gli abbracci… Dovete chiedere a lui come ha passato la notte. Comunque sono cose belle, emozionanti e personali”.
Devi ringraziare Conte per le panchine che ti hanno permesso di essere uno di quelli che sta meglio adesso?
“I gesti scaramantici li faccio sotto il cartellone (ride). Certamente l’evoluzione della stagione mi ha permesso di essere uno dei più freschi e lo dicono anche i test. Ma tutta la squadra sta bene e lo dicono anche i test. Ora dobbiamo tirare fuori il cuore”.
Siamo più forti degli inglesi?
“Incontreremo un’Inghilterra diversa dall’Europeo. Ma siamo cambiati anche noi, abbiamo più esperienza, anche grazie all’Europeo, in questi due anni abbiamo fatto ottime cose. Andremo in una città in cui cambierà molto il clima, abbiamo visto contro la Fluminense cosa significa l’umidità. Con l’Inghilterra sono sempre grandi sfide, vedremo… lo diremo alla fine se siamo più forti”.
Senti  di essere l’arma vincente?

“Al di là di questo bisogna capire le scelte del ct prima della partita, non sappiamo chi giocherà. Abbiamo provato due moduli diversi, abbiamo una rosa colmpleta che ci permette di cambiare molto anche durante la partita. La cosa importante è che tutti si sentano parte del progetto, come è successo in altre competizioni, anche chi gioca di meno può essere determinante e deve esserlo”.

Cosa pensi del centrocampo con cinque giocatori e i due registi?

“Ci sono state cose positive e cose un po’ meno. Ci abbiamo lavorato molto in questi giorni, soprattutto sulle uscite che hanno creato qualche problema in fase difensiva, evidenziato contro il Lussembrugo, anche se i problemi di quel test erano dovuti alla lucidità che non era al massimo. Abbiamo ancora qualche giorno per lavorarci, cerchiamo di rendere perfetta questa macchina, anche se quello che ci serve è iniziare questa competizione e andare in campo”.
Come si deve giocare contro l’Inghilterra: aggressivi come loro o più attendisti?
“Siamo nazionali completamente diverse con caratteristiche completamente diverse. Sappiamo come giocano loro, noi abbiamo provato in questi giorni di avere grande qualità a centrocampo per fare grande possesso palla. Loro sono forti fisicamente, giocano con un classico 4-4-2 e fanno grande intensità. Noi non dobbiamo snaturarci troppo”.
Cosa ti ha colpito di Darmian?
“Ha fatto un’ottima stagione con il Torino come Cerci e Immobile. Ha dimostrato carattere, non aveva mai giocato con noi e si è inserito con grande personalità. Non era facile, soprattutto contro una Nazionale tosta come l’Irlanda. Si sta meritando la convocazione”.Cosa pensi dei time-out?
“E’ fondamentale fermarsi tre minuti ogni tanto, perché le energie si assottigliano in modo impressionante con questa umidità. Può servire a noi giocatori, ma anche allo spettacolo che sarà migliore se possiamo prendere fiato ogni tanto”.

Anche quattro anni fa c’era ottimismo…
“Siamo una grande nazionale, quindi l’ottimismo deve esserci sempre. Noi stiamo lavorando da un po’ di tempo con Prandelli e con lui siamo arrivati in fondo sia agli Europei che alla Confederations. Sappiamo di avere un girone molto più difficile, ma non deve essere una scusante se dovessero eliminarci. Noi siamo qui, giochiamo a testa alta. Ora pensiamo all’Inghilterra, senza ansie: l’Europeo era iniziato con un pareggio che poteva complicare la qualificazione e poi…”.

Come vede Buffon?

“E’ un giocatore di grande spessore. Un amico che riesce sempre a dare la scossa giusta alla squadra o a un compagno. E’ sempre pronto a dare i consigli giusti, un punto di riferimento. Passano gli anni ma lui ha sempre la stessa voglia e non vede l’ora di iniziare”. Sei il collante tra i giovani e i vecchi della nazionale?
“Diciamo che sono il collante tattico visto che il mio ruolo mi porta a essere attivo in fase difensiva e in fase offensiva. Per il resto ho più esperienza e sto meglio rispetto al 2010”.

Pensi di meritare la maglia da titolare?

“Uno vorrebbe sempre essere titolare, ma in una grande squadra come la Juve o la Nazionale ci sono talmente tanti campioni… L’importante è presentarsi in forma e stare bene. Quest’anno sono partito non benissimo dal punto di vista fisico, ma il mio obiettivo era arrivare alla fine in forma per vincere con la Juve e per fare questo Mondiale bene, all’età di 28 anni deve essere il mio Mondiale”.

L’anno scorso alla Confederations non eri al massimo dal punto di vista mentale, con le voci di mercato: quanto conta aver sistemato il tuo rapporto con la Juventus in maniera netta?

“Beh, in maniera netta nel calcio non si può mai dire, anche se non ci sono più problemi per quanto riguarda la mia situazione. Sì, l’anno scorso c’era qualche problema, ma era la Confederations, se fosse stato il Mondiale non avrei nemmeno parlato di quei problemi”.