Buffon contro i gufi: scatta la polemica sui social

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Gianluigi Buffon
Gianluigi Buffon ©Getty Images

“Chi gode delle sconfitte altrui fa capire quanto miserabile possa essere l’uomo. E io sono orgoglioso di non fare parte di questa schiera, di chi ride, sghignazza o scrive sulle tue delusioni, a maggior ragione se è un giocatore”. Parole lapidarie, quelle di Gianluigi Buffon dopo la sconfitta di Cardiff. Il capitano della Juventus si è scagliato contro i tanti gufi che hanno approfittato dell’unica sconfitta stagionale rilevante della Vecchia Signora per esultare. Le sue parole hanno subito fatto scattare la polemica tra chi si è sentito piccato dalla frecciatina del portiere numero 1 al mondo. E subito gli antijuventini di tutta Italia hanno trovato l’ennesimo motivo per spostare l’attenzione dai propri fallimenti. La sconfitta in Champions è stata a lungo analizzata e sviscerata tra le news Juventus, per evidenziare come quella bianconera sia una squadra capace di rinascere dalle sue ceneri. Questa sconfitta, dunque, può solo anticipare prossime e più importanti vittorie.

Buffon attacca i gufi: “Non pensano a costruire le loro vittorie”

Estremamente preciso il messaggio di Gigi Buffon (che intanto ‘benedice’ il prossimo arrivo di Szczesny alla Juventus) ma soprattutto vero. Il portiere campione del Mondo ha sottolineato l’abissale distanza che esiste tra lo stile bianconero e quello degli altri club italiani. “È  ovvio che quando la squadra più forte che fa spesso fa soffrire gli altri per gran parte della stagione, cade, ci sia una gioia smisurata. Addirittura con caroselli, fuochi e cose del genere: ciò mi fa sorridere, perché è un modo italiano di vivere le disgrazie altrui senza pensare a costruirsi le proprie vittorie”. Le code di paglia antijuventine hanno subito preso fuoco alle parole dell’estremo difensore della Juventus. Sui social si è sollevato un polverone con annesse foto di Buffon che, in occasione della vittoria dello scudetto, sollevava uno striscione con la lapidaria scritta: “5 maggio, godo ancora!”, con l’ovvio riferimento al 5 maggio 2002, ultima giornata di campionato, quando l’Inter sconfitta dalla Lazio si vide beffare dalla Juventus, che vinse il titolo di Campione D’Italia. Dito puntato sull’ipocrisia del numero 1 bianconero? Eppure c’è chi non ha considerato la più elementare delle logiche che evidentemente smonta la difesa di chi fa del tifo anti-Juve un vero e proprio mestiere. Il 5 maggio 2002 Buffon ha vinto, la sua squadra ha vinto. Quello striscione celebra una vittoria, la propria. Sabato 3 giugno, a Cardiff, tutti gli esultanti club italiani e i loro tifosi esattamente cosa hanno vinto? E nell’intera stagione. Risparmiatevi la risposta, la conosciamo già, è la stessa da sempre. Niente.

Alessandra Curcio