Da Rimini a Berlino: il cammino della Juve in 9 anni

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Juventus (Photo by Valerio Pennicino/Getty Images)
Juventus (Photo by Valerio Pennicino/Getty Images)

JUVENTUS CHAMPIONS LEAGUE – La Juventus è in finale di Champions League dopo 12 anni, da quella del 2003 a Manchester quando i bianconeri vennero sconfitti ai rigori dal Milan. Da quel giorno è cambiato tutto in casa Juve. Si è passati dall’inferno della Serie B nel 2006 e si è arrivati a Berlino 9 anni dopo. Un percorso lungo e sofferto, fatto anche di cadute, pure pesanti, ma il tutto è servito a rafforzare questa meravigliosa squadra che quest’anno ha ribaltato tutti i pronostici. Da Rimini, da quel pareggio alla prima giornata di Serie B, a Berlino, il percorso è stato tortuoso. C’è stato un cambio di proprietà, con l’arrivo del Presidente Andrea Agnelli, due settimi posti, un’eliminazione ai gironi di Europa League, alcune figuracce storiche che hanno caratterizzato i primi anni della presidenza Agnelli (Andrea).

Poi l’arrivo di Conte, che come per magia ha riportato in alto la Juventus dopo alcuni anni bui. Gli scudetti, i record, le supercoppe e il primato italiano riconquistato. Fondamentali dirigenti come Marotta e Paratici che negli anni hanno rivoltato la squadra, mettendo i pezzi del mosaico al posto giusto, dopo gli errori dei primi due anni. E il resto è storia recente. L’addio di Conte e l’arrivo di Allegri, il quarto scudetto consecutivo e la vittoria della ‘Decima’ Coppa Italia, con la finale di Champions da giocare stasera. Senza paura, contro il Barcellona dei fenomeni e del tridente più forte del Mondo Neymar-Messi-Suarez. Ma la Juve è la Juve, passata da Rimini a Berlino mangiando polvere e pane duro. Berlino è solo l’ultima tappa del percorso. Da vincere.

Marco Orrù