Buffon: “Pallone d’oro gratificante ma secondario. Domani fiducia ed umiltà”

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Buffon © Getty Images

Giornata intensa per la Juventus di Massimiliano Allegri che intorno alle 13 è atterrata a Cardiff. Dopo un riposo pomeridiano, lo stesso allenatore bianconero ha parlato ai microfoni dei giornalisti nella consueta conferenza stampa di vigilia. In sala stampa con lui anche Gianluigi Buffon che ha detto: ” Spinta dei tifosi? Deve essere un ingrediente in più per far sì che nei momenti di sofferenza si possano trovare energie sconosciute per poter controbattere e resistere alla foga del Real e alle difficoltà della partita. Vincere da più anziano della CL mi provocherebbe gioia immensa perché quando arrivi a questo punto sai perfettamente perché ci sei arrivato e cosa ci hai dovuto mettere. Non c’è niente di meglio nella vita che ricevere una gratificazione dopo averlo sudato. E non c’è niente di meglio di poterlo condividere con i compagni”.

Buffon, 39 anni e non sentirli

Buffon ha proseguito: “CR7 è uno sportivo da prendere come esempio per tutti, per il calcio e per lo sport in generale. Ma dico anche che a 39 anni pensavo di non avere più niente da imparare sotto l’aspetto emozionale e degli insegnamenti, invece devo essere sincero, quest’anno parlando con Dani ho imparato un sacco e non mi capitava da tanto tempo. Mi ha fatto piacere e mi ha motivato vedere giocatori che riescono a vincere spesso e a non essere mai sazi. Bisogna anche avere l’umiltà per apprendere ciò che un collega ha da darti. Dani per me è stato una rivelazione non solo come calciatore, ma soprattutto per il dietro le quinte, che secondo me è molto più importante dello spettacolo che si vede in campo. La fiducia c’è, ma con la giusta dose di umiltà. Giochiamo con una squadra che ha un certo tipo di feeling con le finali vinte, noi con quelle perse. Ed è vero che gli estremi si toccano per cambiare le sorti della storia”.

Sfida fa Pallone d’oro

Sul duello con Ronaldo: “Penso che siano dei paragoni che servono a stimolare le fantasie di tutti. Io non ho la sfacciataggine, la sicumera di pensare una cosa simile. Facciamo ruoli troppo diversi, io posso solo difendermi e lui può solo attaccare. Lui può determinare molto di più, il fatto che se ne parli non va a intaccare il mio equilibrio anche se fa piacere che se ne parli. Il Pallone d’Oro è una cosa gratificante, ma secondaria. Conta per noi soltanto vincere domani, il resto non mi sfiora”. Sul collega del Real: ” Navas ha vinto più Coppe dei Campioni di me, è un giocatore che dal Mondiale 2014 sta facendo delle cose straordinarie e si è confermato al Real Madrid. Una stagione buona può capitare a tutti, confermarsi invece capita a pochi”.

“Sarà una partita molto più speciale per me e intendo affrontarla e giocarla senza avere alcun tipo di rimpianto. Questo è il mio imperativo per questa gara e spero di poterci riuscire. Siamo una squadra e un gruppo compatto, fondato sull’altruismo, e so che una mia prestazione sopra le righe potrebbe aiutare la squadra. Per rimanere sereni c’è un gioco di equilibrio che ognuno di noi deve gestire, devi far scendere l’ansia mettendo sul piatto quello che sei. Ronaldo e Benzema non li ho ancora sognati, anche perché dovrei sognarne tanti visto che ci sono diversi giocatori che possono farci male”.

Con Buffon ha parlato anche Dani Alves.