Calciomercato Juventus, c’è l’indizio: settimana chiave

0
176

Per il calciomercato della Juventus si avvicinano le settimane chiave, con i tifosi che aspettano al più presto delle buone notizie.

La stagione è ormai andata in archivio e il bilancio per i colori bianconeri non è stato certo dei migliori. Nessun trofeo alzato al cielo e soprattutto un settimo posto in campionato che non può essere accolto certo con il sorriso. Tanto più che sul campo gli uomini di Allegri avrebbero conquistato un posto nella prossima edizione della Champions League.

Calciomercato Juventus, c'è l'indizio: settimana chiave
@LaPresse

E invece, salvo sorprese, nella prossima stagione la Juventus giocherà in Conference League. Anche se l’obiettivo primario sarà quello di riuscire a tornare a lottare per lo scudetto. Impresa per la quale sarà necessario un profondo cambiamento all’interno della rosa, anche in considerazione del fatto che diversi elementi della squadra di Allegri sono destinati alla partenza. Anche per questo motivo i tifosi si aspettano una dirigenza molto impegnata nel mercato in entrata.

Juventus, De Laurentiis può liberare Giuntoli: settimana chiave

La prima mossa che la Juventus è intenzionata a fare è quella di scegliere il nuovo direttore sportivo. Anche se in realtà non è un mistero che i bianconeri la loro scelta l’abbiano già fatta, ovvero Cristiano Giuntoli. L’uomo che insieme a Spalletti ha riportato il tricolore a Napoli nell’ultimo campionato.

Calciomercato Juventus, c'è l'indizio: settimana chiave
Giuntoli @LaPresse

Finora i partenopei non hanno però liberato il loro dirigente, legato al club da un contratto fino al 30 giugno 2024. Tuttavia come spiega calciomercato.it potrebbe esserci presto una nuova, con il presidente De Laurentiis pronto a lasciar partire Giuntoli. Quella che è appena iniziata dunque potrebbe essere una settimana chiave per il futuro della Juve. E una conferma indiretta arriva anche dal fatto che Giuntoli non ha presenziato alla presentazione del nuovo allenatore del Napoli Rudi Garcia. Un “segnale” che il dirigente non farà parte del futuro dei partenopei?