ESCLUSIVA/ Fabio Pezzotta: “Come la Juve, lotto fino alla fine!”

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pezzottaPEZZOTTA JUVENTUS – Oggi vi vogliamo raccontare la storia di un tifoso bianconero, Fabio Pezzotta, che ha legato la sua vita alla Juventus soprattutto durante alcune sofferenze fisiche che combatte grazie anche alla passione per i colori bianconeri. La redazione di juvelive.it ha deciso di intervistare Fabio che si è raccontato al microfono del nostro Remigare Giovanni:

Ciao Fabio, quanto è importante per te la Juventus?

“La Juventus per me è importantissima, è la mia squadra del cuore, ma soprattutto è il mio stile di vita. Come i ragazzi in campo ci hanno sempre insegnato, mai mollare e lottare fino alla fine, senza rimpianti.”

Chi è stato il tuo calciatore preferito nell’arco di questi anni?

“Come giusto che sia sono tantissimi, ma ne dico tre su tutti. Baggio, Del Piero e Tevez. Naturalmente tutti e tre hanno motivazioni diverse. Il più grande per me è stato Pinturicchio, straordinario in tutto quello che ha fatto con la maglia bianconera, unico.”

La Juve del presente ti piace?

Si, mi piace. Siam partiti bene, anche se abbiamo spento la luce contro l’Inter…. Però tutto  sommato è una squadra che può far bene in questa stagione.”

Firmeresti per il secondo posto per la Champions?

“Beh, direi proprio di si, lascerei qualsiasi cosa per quella Coppa”

Sei più Conte, o Allegri?

“Conte ha fatto la storia dopo tanti anni bui pertanto è stato facile amarlo. Mi è spiaciuto per come è andato via. Quando è arrivato Allegri non ero assolutamente felice, anzi, però con il tempo e con i risultati mi sono ricreduto.”

Parliamo di te, la tua storia è straordinaria, se l’esempio di come e quanto bisogna lottare….come è nato tutto?

“Grazie. Tutto parte da maggio 2014 quando ho notato la formazione di un “buco” sotto la pianta del piede sinistro. Sono stato operato, mi è stata curata l’infezione e tutto sembra andar bene. Dopo qualche mese ho fatto un altro esame, un altro controllo, e si è notato che il problema c’era ancora. A febbraio di quest’anno sono andato in ospedale a Bergamo (dove sono adesso), e mi è stato detto che la situazione era peggiorata. Unica soluzione: l’amputazione del piede. Ho rischito di perdere la gamba, ma addirittura avrei potuto perdere anche la parola se non intervenivo per tempo…E’ stata una mazzata tremenda.”

La Juve ti ha aiutato in questi momenti di sofferenza?

“Si la passione per questo sport, per questa maglia mi ha aiutato tantissimo. Lotto fino alla fine perchè voglio tornare al più presto a casa, voglio tornare a camminare, insomma, voglio tornare ad una vita normale…..”

Remigare Giovanni