Piccolo caso subito risolto dalla Juventus dopo che la fidanzata di Rugani aveva parlato di un tampone effettuato prima dell’Inter. Il club ha smentito.
E’ sorto un piccolo caso, ma anche un polverone, dopo le dichiarazioni di Michela Persico: la fidanzata di Rugani. Nel corso di una intervista al portale tpi.it aveva parlato di controlli effettuati la mattina dell’8 marzo, il giorno della partita contro l’Inter. La Juventus ha fatto sapere che il test da cui è poi risultata la positività del giocatore è stato effettuato l’11 marzo con l’esito arrivato nel corso della stessa giornata. Da lì la decisione immediata di mettere in quarantena il calciatore. E isolare tutti coloro che erano venuti in contatto con lo stesso, procedere poi a uno screening generale da cui sono risultate le positività anche di Matuidi e Dybala.
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Le parole della fidanzata di Rugani
Le parole della fidanzata di Rugani, Michela Persico, erano chiare. «Ha fatto il tampone al campus, sempre alla Continassa, presso il J-Medical, eseguito dalla struttura sanitaria pubblica a cui si appoggia il club. Ventiquattro ore dopo è arrivato il risultato. Daniele ha fatto il tampone domenica 8 marzo, e il risultato è arrivato il 9. Io l’ho fatto il 16, una settimana fa. Ci racconti come è andata? A quel punto, quando ho saputo di Daniele, che non vedo da lunedì 9, anche io non mi sentivo granché bene. Così hanno fatto il tampone anche a me. Sono venuti a farmelo a casa, il personale sanitario pubblico a cui si appoggia la Società. Addirittura a casa? Si, perché, essendo a quel punto altamente probabile che fossi anche io positiva, non sono più uscita di casa e sono venuti a farmelo».