Juventus, senti Perin: “Buffon il migliore. Bianconeri tra i migliori cinque club al mondo”

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Mattia Perin ha parlato del presente e del futuro, soffermandosi su tanti aspetti e temi. Ecco le parole dell’estremo difensore.

 

Perin calciomercato Juventus

Mattia Perin è stato il protagonista di una diretta Instagram insieme al noto influencer Damiano Er Faina. Tanti gli argomenti toccati dall’estremo difensore. Queste le sue parole: “Il Genoa e Genova sono la mia seconda casa. Sono arrivato a 14 anni e me ne sono andato a 25, prima di tornare. Mia figlia è nata qui, il legame che ho con questa città è per sempre. Spero e credo anche loro siano sempre legati a me”.

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Perin, quanti elogi alla Juventus

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Impossibile però per il portiere non parlare della sua avventura alla Juventus: “I bianconeri sono senza alcun dubbio tra i migliori cinque club al mondo per tutto. Sarei potuto andare a giocare titolare, ma non mi sono mai pentito di andare alla Juventus. Ho avuto l’opportunità di imparare. Arrivavo sempre un’ora e mezza prima al campo, facevo colazione e, se c’era appuntamento alle 11, alle 10.30 ero in palestra. Arrivavo io per fare colazione e c’erano già Chiellini, Bonucci, Pjanic in palestra a lavorare. Ho iniziato ad arrivare anche due ore prima al campo. I successi che stanno avendo non vengono così. Tecnici, staff, giocatori che hanno vinto li vedi con umiltà, tutti zitti, seri, con grande intensità“.

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Perin ha voluto elogiare anche il suo ex compagno di squadra Buffon, sottolineando come sia il migliore al mondo: “Per 20 anni è stato a livelli top e non tutti sono così. Forse c’è Casillas, che però tecnicamente è inferiore. Dida è stato un fenomeno, Julio Cesar anche, ma al top per 4-5 anni entrambi, non di più. Buffon è unico nel suo genere. Dopo Buffon dico Alisson, che ora è il numero uno al mondo. Se farei il secondo di Alisson? Vorrei giocare ora, ma mai dire mai”. Infine due battute sul suo futuro: “In un momento come questo mi manca il campo, i miei compagni e potermi allenare. Io comunque sono ancora della Juve, ma per prendere certe decisioni serve serenità“.