La Juve e il problema terzini: un nodo da risolvere in vista della prossima stagione

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In questa stagione, la Juventus ha dimostrato di avere molti problemi sulle corsie laterali. I vari Danilo e De Sciglio non offrono le giuste garanzie, con i soli Cuadrado ed Alex Sandro che hanno mantenuto il loro standard costante. Ecco perchè Paratici dovrà cercare di risolvere questa delicata questione attraverso innesti di qualità e di esperienza.

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Quest’anno la Juve si è dimostrata incredibilmente fragile sulle corsie laterali. Il problema terzini è stato sicuramente un nodo importante della stagione bianconera: Cuadrado ed Alex Sandro sono stati “spremuti” più del dovuto, e loro prestazioni in alcune circostanze ne hanno risentito. E pensare che l’ex esterno alto della Fiorentina è un terzino “adattato”: il colombiano è stato molto bravo a sapersi reinventare terzino basso, ruolo che in precedenza non aveva mai ricoperto. Alex Sandro, d’altro canto, è stato un vero e proprio stakanovista, garantendo una continuità di prestazioni importanti. Le vere delusioni, però, sono stati Danilo e De Sciglio: il brasiliano e l’italiano non si sono fatti trovare pronti quando la situazione lo richiedeva, commettendo molto spesso errori madornali. Ecco perchè Paratici è al lavoro per cercare di migliorare il pacchetto terzini a disposizione di Sarri.

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Calciomercato Juventus, Emerson Palmieri e Alaba nel mirino di Paratici?

Nelle ultime settimane alla Juventus sono stati accostati con una certa insistenza i nomi di Alaba ed Emerson Palmieri: profili importanti, che testimoniano come la dirigenza di corso Galileo Ferraris voglia migliorare sia da un punto di vista qualitativo che in termini d’esperienza il pacchetto terzini della rosa bianconera. Al momento, però, non si è andato oltre a dei sondaggi: molto presumibilmente Paratici aspetterà la fine della Champions League prima di operare in queste delicate zone del campo. Tuttavia, appare evidente come qualcosa vada fatto, e anche in maniera piuttosto urgente, per evitare il rischio di trovarsi con la “coperta corta” in una zona cruciale del campo.