Processo Juventus, ‘sentenza’ definitiva: “Tutto valido”

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Processo Juventus e nuova ‘sentenza’ definitiva. L’apertura è palese: ecco l’annuncio in diretta.

Al di là delle diverse questioni di campo che certamente stanno suscitando non poca attenzione in casa bianconera, va sottolineato come in quel di Torino ci sia una certa attesa anche per le diverse questioni destinate a interessare la penalizzazione legate al caso plusvalenze e intrecciantesi con la divenuta famosa inchiesta Prisma.

Juventus
Andrea Agnelli con Massimiliano Allegri – juvelive.it

Al netto della concentrazione sulle questioni di campo e di mercato in futuro, andrà infatti capito il futuro della squadra e della società, dopo la prima sentenza che ha inflitto quindici punti di penalizzazione ma circa la quale potrebbero arrivare novità di non poco conto in un futuro nemmeno così lontano. Particolare attenzione, su tale fronte, va dunque rivolta all’annuncio in diretta che ha permesso di fare ulteriore chiarezza sulla vexata questione.

Juventus, parola all’esperto Mattia Grassani: la verità sulla carta Covisoc

Ci riferiamo alle parole spese da Mattia Grassani ai microfoni di Tv Play di Calciomercato.it. Grassani rappresenta uno dei massimi esperti in materia di giustizia sportiva e si è espresso come segue su un argomento a dir poco delicato.

Juventus
Andrea Agnelli – juvelive.it

“L’indagine non salterà per decorrenza dei termini. In questo documento è evidente come ad aprile del 2021 il procuratore federale Chinè non avesse ancora consapevolezza dell’ipotesi di condotta illecita da parte della Juventus, la cosiddetta ‘notitia criminis’”

“Questo evento si è concretizzato solo a ottobre del 2022 e correttamente il dottor Chinè ha iscritto l’avvio del procedimento disciplinare nei registri della FIGC entro i successivi trenta giorni. A questo punto il Collegio di Garanzia del CONI affronterà solo questioni di merito”.

Il riferimento è al documento della Carta Covisoc, richiesta dal Procuratore Giuseppe Chiné il 14 aprile 2021 per tracciare una strada legata al modus operandi da seguire sulle plusvalenze e che a detta dei legali degli ex dirigenti bianconeri avrebbe potuto condurre alla chiusura del processo, proprio in nome di un procedimento già aperto e nel quale il nome della Juventus non risulta avere alcuna ingerenza.