Che disastro, anche lui via dall’Italia

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Anche lui via dall’Italia. Più si avvicina una sessione di mercato e più ci si rende conto di quanto conti poco il calcio italiano.

C’era una volta il campionato più bello del mondo. Quello dei Campioni del Mondo del 1982. Ed attorno a loro il meglio del calcio mondiale.

Michel Platini Zibì Boniek
Michel Platini, Zibì Boniek e il campionato più bello del mondo (Foto ANSA) juvelive.it

Era la Juventus dei sei Campioni del Mondo: Zoff, Gentile, Cabrini, Scirea, Tardelli, Rossi più Bettega, che quel mondiale lo ha saltato per infortunio. Insieme a loro Platini e Boniek, e poi Maradona al Napoli, Zico all’Udinese, Socrates alla Fiorentina, Junior al Torino, Rummenigge all’Inter. E chissà quanti altri ne ho dimenticati.

Uno spettacolo di un valore tecnico irripetibile. L’attuale Premier League non avrebbe retto minimamente al confronto. E’ vero che sono passati decenni però per chi ha vissuto quell’epoca è difficile poter vivere serenamente quella attuale. Uno spettacolo modesto perché gli attori sono modesti.

L’Italia del calcio è diventata una meta di passaggio. Il campionato italiano è divenuto una sorta di sala d’aspetto. Si arriva e si attende di spiccare il volo verso il calcio che conta oppure si attende di apporre l’ultima firma sul contratto che precede la dorata pensione.

Che disastro, anche lui via dall’Italia

Ora il pericolo maggiore è che anche i giovani italiani più promettenti prendano il volo. E così anche l’Italia del calcio rischia di diventare sempre più povera.

Giorgio Scalvini se ne va
Giorgio Scalvini. Anche lui via dall’Italia (Foto ANSA) juvelive.it

L’esperto di mercato Nicolò Schira ha pubblicato un post dove ha riportato la dichiarazione di Tullio Tinti, uno dei procuratori italiani più noti, che ha parlato di un suo assistito, il giovane Giorgio Scalvini, difensore dell’Atalanta, vincitore del Golden Boy Awards come miglior giocatore giovane italiano.

I più importanti club europei hanno mostrato interesse per lui“. queste le sue parole che non lasciano presagire nulla di buono. Bayern Monaco e Tottenham sembrano i due club che più assiduamente stanno seguendo il giovane nerazzurro, classe 2003.

Per l’Atalanta si potrebbe prospettare un altro incasso record dopo quello della scorsa estate con il trasferimento di Rasmus Hojlund al Manchester United che ha fruttato la somma di 80 milioni di euro. Ed un altro 2003 volato via dall’Italia. E così l’Atalanta brinda con lo champagne mentre il campionato italiano fa le nozze con i fichi secchi.

Sempre più secchi.