Partite sospese e caos in campo, tasto stop: retromarcia UFFICIALE

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Retromarcia UFFICIALE. Partite sospese e caos in campo. Ora si ritorna alla normalità. Il forte dissenso ha bloccato il progetto di cambiamento del calcio.

L’unione fa la forza. In certi momenti non servono divisioni, ma soltanto una feroce coesione. Non importa se durante l’anno ci si scambiano sfottò o anche pesanti insulti. Non importa se i tuoi colori sono diversi dai miei.

DFL. Retromarcia UFFICIALE
DFL. Retromarcia UFFICIALE (Foto ANSA) Juvelive.it

C’è qualcosa che è più grande delle singoli, differenti fazioni. Esiste il calcio, con le sue regole precise. Alcune possono anche essere cambiate, in nome dello spettacolo altre, però, devono rimanere inviolate, ed inviolabili, poiché rappresentano l’essenza stessa di questo sport.

In Germania, nelle ultime settimane, c’è stata un’onda anomala di dissenso che ha compattato l’intera tifoseria calcistica tedesca. Obiettivo della protesta la Federazione Calcio tedesca rea, a suo giudizio, di una decisione che avrebbe cambiato per sempre, ed in peggio, il calcio tedesco.

Alla fine del 2023, infatti, i due terzi, 24 su 36, dei club tedeschi, iscritti alla Bundesliga e Zweite Liga, ovvero Prima e Seconda Divisione, hanno deciso l’ingresso di un investitore di private equity per la promozione dei diritti televisivi. E’ in quel momento che il popolo del calcio tedesco ha iniziato la protesta.

Retromarcia UFFICIALE, parla Hans-Joachim Watzke

Una protesta civile ed intelligente. Palline da tennis lanciate dagli spalti e macchine telecomandate dalle tribune hanno invaso i terreni di gioco e caratterizzato alcune partite della Bundesliga e della Zweite Liga. Gare iniziate con ritardo, che hanno fatto comprendere il forte dissenso delle diverse tifoserie.

Retromarcia UFFICIALE, parla Hans-Joachim Watzke
Retromarcia UFFICIALE, parla Hans-Joachim Watzke (Foto ANSA) Juvelive.it

Il timore che la decisione della Federazione snaturasse l’identità storica dei club tedeschi che sono da sempre forti della regola del 50 + 1, che permette ai tifosi che sono membri di un club di mantenere la maggioranza impedendo di fatto che questa passi nella mani di investitori esterni, ha di fatto scatenato la protesta.

Una protesta civile che ha centrato l’obiettivo. STOP al cambiamento.

Le parole di Hans-Joachim Watzke, portavoce della DFL, la Lega Calcio tedesca, ed allenatore del Dortmund, lo hanno confermato: “Alla luce degli eventi attuali, una continuazione positiva del processo non sembra più possibile“, questo quanto riportato da marca.com.

Bundesliga e Zweite Liga riprenderanno come se nulla fosse successo. E questo grazie ad una protesta civile ed intelligente.