Gravina: «Se il 4 maggio partono allenamenti, dopo 21 giorni in campo»

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Il presidente della Figc, Gabriele Gravina, evidenzia la possibilità di poter tornare a giocare a fine maggio o all’inizio del mese di giugno.

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Il presidente della Figc, Gabriele Gravina, ha abbandonato il pessimismo, non una certa fretta. Pare convinto che si possa ripartire in sicurezza già il 4 maggio. «E’ la data fissata dal decreto – dice a Radio 2 -. Serviranno tre settimane di messa in sicurezza. A fine maggio o a inizio giugno si potrebbe iniziare a giocare». A patto che il protocollo di sicurezza, che «dovrà garantire la negatività di tutti coloro che partecipano agli eventi», venga approvato dai Ministeri.

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Ricciardi supporta le parole di Gravina

L’ottimismo del calcio italiano, di Gravina in particolare, segue quello del presidente della Uefa, Ceferin. Il quale, per agevolare i campionati, concede tempo. Nell’ultima videoconferenza sono spuntate la data del 26 agosto per la finale di Europa League e del 29 per la Champions. Insomma, la Uefa non smette di crederci, ma dà per scontato che si vada per le lunghe. Su questo protocollo ha vegliato Walter Ricciardi, rappresentante dell’Oms e consigliere del Ministro Spadafora e del Coni. Di certo ci saranno test sierologici e tamponi da effettuare a giocatori e staff. Ricciardi assicura che «il lavoro è serio e rigoroso» e «propone una serie di soluzioni». Tra queste, «giocare al centro-sud» dove «non c’è stata l’esplosione di contagi». Curiosità: poche ore prima, il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, si diceva pronto a «chiudere la regione in caso di riaperture affrettate della Lombardia».