“Non sanno più che pesci prendere”: Juve-FIGC, è ‘guerra’ aperta

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Ai microfoni di ‘Radio Bianconera’ ha parlato direttamente l’avvocato Durante: tutti i dettagli svelati in diretta.

Come riportato da ‘Tuttojuve.com’ che riprende, proprio, l’intervento diretto dell’avvocato Massimo Durante a ‘Radio Bianconera’, il legale ha parlato delle vicende giudiziarie che vedono coinvolta la squadra Juventus. Ecco tutto quello che ha detto.

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Juventus @LaPresse

Direttamente ai microfoni di ‘Radio Bianconera’ ha parlato l’avvocato Durante e ‘Tuttojuve.com’ ne ha riportato fedelmente le seguenti parole: “Si gioca a chi la spara più grossa. Non riesco più a stare dietro a tutto quello che si dice. Sento Paolillo che si è stupito perché la FIGC non si è costituita parte civile. Sono io stupito che lui si stupisca. La FIGC è ciò che ha partorito la giustizia sportiva, anzi la roulette sportiva. Che si gioca unicamente con una pallina a tinte bianconere. La giustizia sportiva è rimasta sola ora, cosa può succedere? La Juventus farà saltare il banco e si appellerà alla giustizia ordinaria. Ritardo del Consiglio di Stato? Non sanno più che pesci prendere”.

Juventus, Durante sicuro: “Farà saltare il banco”

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La dirigenza bianconera ©LaPresse

L’avvocato Durante ha poi fatto il punto finale sulla questione: “È il classico ritardo di chi aspetta l’assist da qualcuno. La Juventus gioca con la mosca che gli ronza attorno. Si fa anche infastidire, poi sferra l’attacco e si mangia la mosca. La Juve osserva, dice vediamo se tornano sui loro passi o vediamo di rivolgerci ad altri organi che determineranno l’azzeramento di tutti i vertici federali. Bisogna avere rispetto dei giudici, delle sentenze e del processo giusto. Perché ci sia un giusto processo devono essere rispettati dei principi cardine che ci distinguono da altri stati”.

La giustizia sportiva è rimasta sola. Io rispetto la sentenza di un giudice. A Torino c’è una Procura, più che seria, che ha dovrà valutare chi è competente. E’ abituata a fare i giusti processi e per farne uno giusto non ci va la fretta ma la calma, la competenza e l’applicazione delle norme“.